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giurisprudenza

L’Avvocato che riceve mandato dal proprio cliente per agire penalmente contro altri colleghi, non è obbligato a riservare un particolare scrutinio di fondatezza delle accuse nascente da un “riguardo di categoria” (Cass., Sez. Un., 20 gennaio 2014, n. 1002)

Con questa decisione le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono state chiamate a chiarire che qualora un Avvocato riceva mandato dal proprio cliente per agire penalmente contro altri colleghi, non ne consegua alcun “riguardo di categoria” nel valutare la fondatezza delle accuse mosse ai destinatari, quali esercenti la professione forense.
Ragionando diversamente, infatti, ne nascerebbe un insanabile contrasto con i più elementari principi costituzionali in tema di uguaglianza.
 
a cura di Devis Baldi