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giurisprudenza

E’ compito del giudice valutare se l’impegno del difensore in altro processo è tale da far rinviare l’udienza (Cass., Sez. VI Pen., 30 maggio 2013, n. 23601)

La Suprema Corte, Sezione Penale, ribadisce il principio di diritto, secondo cui in caso di concomitante impegno professionale del difensore, spetta al giudice la valutazione comparativa del diversi impegni in modo da contemperare le esigenze della difesa e quelle della giurisdizione, accertando se sia effettivamente prevalente quello privilegiato dal difensore, mentre è del tutto irrilevante il mero criterio cronologico della conoscenza prioritaria dell'impegno ritenuto prevalente (Cfr. in termini Cass. pen. Sez. 6, 22-03-2012, n. 11174). In ordine alla tempestività della richiesta, la Cassazione ribadisce il principio di diritto secondo cui l'impedimento a comparire del difensore per contemporaneo impegno professionale si considera prontamente comunicato e quindi costituisce causa di rinvio a nuova udienza, quando è posto alla cognizione del giudice con congruo anticipo e, cioè, in prossimità della conoscenza da parte del difensore della contemporaneità degli impegni (cfr. in termini Cass. pen. Sez. 2, 1-6-2010 n. 20693).

a cura di Matteo Cavallini

Allegato:
23601-2013