La Corte di Cassazione con la pronuncia in commento aderisce all'orientamento giurisprudenziale maggioritario formatosi in materia di comunicazioni dei difensori e delle parti, considerando legittimo il rigetto da parte del Giudice dell'istanza di rinvio dell'udienza proposta dal difensore a mezzo fax.
Ritiene infatti il Suprema Corte che in tale senso deponga l'interpretazione letterale e congiunta di quanto previsto dagli artt. 121 e 150 c.p.p.. Ed infatti il primo statuisce che le memorie e le richieste dei difensori debbano essere presentate al giudice per iscritto mediante deposito in cancelleria, mentre il secondo individua nei funzionari di cancelleria gli unici soggetti abilitati ad avvalersi di forme particolari di notificazioni quali appunto il telefax.
Nel caso in esame l'imputato ricorreva avverso la sentenza di condanna lamentando il rigetto dell'istanza di rinvio dell'udienza inviata dal difensore a mezzo fax.
Facendo applicazione dei suddetti principi e ritenendo dunque la Suprema Corte che il Giudice non sia tenuto né ad esaminare né ad accogliere istanze presentate a mezzo telefax dai difensori e dalle parti, rigettava il ricorso confermando dunque la sentenza di appello.
a cura di Silvia Ventura