La II° Sezione Civile della Corte di Cassazione, con la sentenza che precede, conferma il suo indirizzo giurisprudenziale, ai sensi del quale deve ritenersi legittima la notifica di un atto giudiziario, a mezzo del servizio postale, alla sede legale di una persona giuridica, quando a mutare sia stato solamente l’indirizzo della sede effettiva della stessa. Il Giudice di legittimità, nel caso di specie, precisa che il mutamento della sede effettiva della società non è opponibile ai terzi, qualora non venga dimostrato che gli stessi siano stati resi edotti della circostanza. Pertanto, non esistendo alcun obbligo sia per le persone fisiche, sia per quelle giuridiche, di indicare sulla cassetta postale del luogo di residenza o sede il proprio nominativo, è da ritenersi ritualmente notificato l’atto giudiziario quando l’agente postale, giunto all’indirizzo della sede legale dell’impresa, introduca l’avviso nella predetta cassetta e depositi copia dell’atto giudiziario presso l’ufficio postale.
a cura di Lapo Mariani