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giurisprudenza

Deposito telematico dell’atto di costituzione: errata indicazione del numero del fascicolo di destinazione e decadenza (Trib. Pescara, Sez. Civ., Dott. Di Fulvio, Ordinanza, 2 ottobre 2015)

L’ordinanza in commento affronta la problematica relativa alla possibilità di incorrere in decadenze processuali in conseguenza dell’errato deposito telematico dell’atto di costituzione.

Nello specifico, parte convenuta aveva tempestivamente spedito in via telematica la propria comparsa di costituzione, con esito: “controlli automatici deposito terminati con successo” (cd. terza ricevuta).

Cinque giorni dopo il suddetto invio telematico, ormai spirato il termine per la tempestiva costituzione, è pervenuto al difensore di parte convenuta il messaggio relativo all’esito dei controlli manuali (cd. quarta ricevuta) del seguente tenore: “atto rifiutato per deposito fascicolo errato”: nella trasmissione telematica era stato indicato un errato numero di ruolo del fascicolo in cui costituirsi.

Pertanto, detto difensore ha nuovamente trasmesso per via telematica la suddetta comparsa di costituzione, seppur a termine spirato, per poi chiedere di essere rimesso in termini ex art. 153, II c., c.p.c.

In accoglimento della suddetta istanza, il Giudice del Tribunale di Pescara ha affermato che la decadenza in cui era incorsa la parte non sarebbe ad essa imputabile, in quanto: “il banale errore materiale di indicazione del numero del fascicolo di destinazione del suddetto atto difensivo è stato segnalato dal sistema telematico solo il 1.7.2015, anziché immediatamente, come dovrebbe avvenire se tale sistema fosse ideato e realizzato in modo da funzionare adeguatamente e cioè con efficienza quantomeno pari a quella umana in operazioni automatizzabili”.

A cura di Giulio Carano