Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Interruzione ed estinzione del processo in caso di morte del difensore dipendente di un Ente Pubblico (Cons. Stato, Sez. V, 25 febbraio 2015, n. 937)

Con la sentenza in oggetto, il Consiglio di Stato, in riferimento ad una fattispecie antecedente all’entrata in vigore del Codice del processo amministrativo (D. Lgs. n. 104/2010), ha confermato il principio per cui la morte del difensore dipendente di un ente pubblico, che non sia rappresentato ex lege dall’Avvocatura di Stato, comporta l’interruzione del processo ai sensi dell’art. 301 c.p.c. e, conseguentemente, l’estinzione del giudizio ex art. 305 c.p.c. nel caso di mancata tempestiva riassunzione.
Detta estinzione, tuttavia, non si verifica qualora lo stesso ente pubblico interessato dall’evento interruttivo depositi in giudizio, prima dell’udienza di trattazione già fissata, una memoria con la quale, nel dare atto della morte del difensore originario, si costituisca nuovamente in giudizio conferendo mandato ad un nuovo legale, seppure al solo fine di sentire dichiarare l’avvenuta interruzione del processo. In tal caso, infatti, il giudizio può proseguire senza pregiudizi per lo stesso ente pubblico colpito dall’evento interruttivo.

A cura di Giovanni Taddei Elmi