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giurisprudenza

L’accertamento della c.d. lite temeraria può giustificare una condanna equitativamente determinata nella misura del quadruplo della condanna alle spese legali (Trib. Milano, 25 novembre 2014)

Con la Sentenza in esame il Giudice monocratico del Tribunale di Milano ha deciso che in caso di accertata “lite temeraria” a carico di una parte del giudizio, questa possa essere condannata a pagare a favore della controparte, una somma corrispondente al quadruplo delle spese legali liquidate in Sentenza.
La pronuncia si mostra interessante perchè, oltre a confermare un oramai costante indirizzo giurisprudenziale teso a sanzionare le condotte processuali defatigatorie, individua nel quadruplo delle spese legali liquidate, la somma che, in via equitativa, deve ulteriormente essere versata alla parte vittoriosa, ai sensi e per gli effetti dell'art. 96, comma 3, c.p.c.
Nel caso di specie, la parte dichiarata soccombente aveva proposto opposizione di terzo ex art. 404, comma 2, c.p.c., contro un decreto ingiuntivo divenuto esecutivo, senza minimamente far cenno a condotte dolose o collusive ipoteticamente consumate a proprio danno che, invece, costituiscono il requisito unico ed essenziale al ricorrere del quale il legislatore ha concesso la possibilità di esperire questo rimedio straordinario di impugnazione.
a cura di Devis Baldi