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giurisprudenza

Le tabelle forensi e lo scaglione di riferimento per la determinazione degli onorari nei giudizi di valore indeterminabile (Cass., Sez. VI, Ord., 25 giugno 2018, n. 16671)

Con l’ordinanza in commento, la Sesta Sezione Civile della Suprema Corte, ha avuto modo di occuparsi, in applicazione delle tabelle forensi, della questione concernente la liquidazione degli onorari professionali per i giudizi di valore ‘indeterminabile’.
In punto di diritto, ritiene la Corte che, letto il comma 6 dell’art. 5, del D. M. n. 55 del 2014, laddove si statuisce che, le cause di valore indeterminabile, “si considerano di regola e a questi fini di valore non inferiore a euro 26.000,00 e non superiore a euro 260.000,00, tenuto conto dell’oggetto e della complessità della controversia”, il ricorso sottopostole debba trovare buon diritto, considerato che quella parte del periodo sopra richiamata “…di valore non inferiore a euro 26.000,00…”, cristallizzi il valore minimo da cui procedere al fine dell’individuazione dello scaglione di riferimento e non, come erroneamente ritenuto dal Giudice adito, il valore massimo; ciò posto si rinvia la causa al Tribunale di provenienza, in persona di altro magistrato, al fine della liquidazione delle spese.

A cura di Lapo Mariani