La sentenza in commento afferma che la proposizione di un esposto al Consiglio degli Ordini degli Avvocati, esposto con il quale si contesta l’operato dell’avvocato sollevando dubbi e perplessità sulla correttezza del proprio legale, non integra il delitto di diffamazione.La Suprema Corte giunge a tale soluzione rilevando come la proposizione dell’esposto sia ascrivibile all’esercizio di un diritto di critica, art.51 c.p., in quanto lo scopo dell’esposto è quello di investire l’organo deputato alla valutazione della correttezza dell’operato dell’avvocato e non quello di ledere la dignità e reputazione dell’avvocato.
A cura di Fabio Marongiu