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giurisprudenza

Se viene contestato l’an del diritto al compenso dell’Avvocato, il Giudice deve decidere anche sul quantum dello stesso (Cass., Sez. I, Ord. 24 Febbraio 2020, n. 4782)

Con l’ordinanza in commento la Corte di Cassazione ha modo di ribadire un principio che costituisce ormai ius receptum, nella giurisprudenza della stessa Corte, ossia che: “nel giudizio volto al pagamento di prestazioni professionali di avvocato, ogni contestazione, anche generica, in ordine all’espletamento e alla consistenza dell’attività, è idonea e sufficiente ad investire il giudice del potere-dovere di verificare anche il quantum debeatur senza incorrere nella violazione dell’art. 112 c.p.c.”

Di talchè, ne discende che quando viene contestato in giudizio l’an del diritto dell’avvocato ad ottenere il proprio compenso, la domanda investe automaticamente anche la verifica del quantum effettivamente spettante al professionista.

 

A cura di Devis Baldi