Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Sulla cancellazione delle espressioni offensive contenute negli scritti difensivi (Cass., Sez. III, 27 giugno 2011, n. 14112)

Con la sentenza in epigrafe la Suprema Corte ha confermato l'orientamento secondo cui l'apprezzamento circa il rapporto tra le espressioni sconvenienti e offensive, utilizzate dall'avvocato negli scritti difensivi, e l'oggetto della causa, è insindacabile in sede di legittimità.

La valutazione sulla estraneità o meno di tali espressioni con la materia controversia ed il conseguente potere di cancellazione delle stesse, costituisce esercizio di un potere discrezionale del giudice di merito.

                                                                   A cura di Elena Parrini

Allegato:
14112-2011