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giurisprudenza

Sulla concessione del gratuito patrocinio alle persone giuridiche (Corte di giustizia Ue, Sez. II, 22 dicembre 2010, causa C-279/09)

La questione decisa dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea verte sulla possibilità di invocare il diritto al gratuito patrocinio da parte delle persone giuridiche. Nel caso di specie una società tedesca, che voleva intentare un’azione di responsabilità contro lo Stato per violazione del diritto dell’Unione, si era vista negare il diritto alla concessione di tale facilitazione. Poichè tale circostanza impediva completamente alla ricorrente di esercitare l'azione giudiziale, il Kammergericht tedesco ha sollevato il dubbio che il rifiuto potesse essere contrario ai principi del diritto europeo, nello specifico a quello alla tutela giurisdizionale effettiva.

La Corte di Giustizia, tenendo in considerazione anche l’ampia giurisprudenza in materia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha statuito che la concessione del gratuito patrocinio alle persone giuridiche non può essere escluso a priori. Spetterà al Giudice nazionale verificare se le condizioni di concessione dello stesso costituiscano una limitazione del diritto di accesso alla giustizia che leda la sostanza di questo, se esse tendano a uno scopo legittimo, così come l’esistenza di un nesso ragionevole tra i mezzi impegnati e lo scopo perseguito. Nel giudicare Egli dovrà tenere di conto l’oggetto della controversia, le possibilità di successo del ricorrente, della posta in gioco e della complessità della questione, così come dovrà considerare la situazione della persona giuridica, ovvero la sua forma, il suo scopo, la capacità finanziaria dei suoi soci o azionisti, e la possibilità di questi di procurarsi le somme necessarie ad agire in giudizio.

a cura di Marta Ottanelli