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giurisprudenza

Sulla notifica di un atto giudiziario a mezzo del servizio postale (Cass., Sez. II, 3 ottobre 2016, n. 19730)

Nella sentenza in commento la Suprema Corte si occupa della notifica a mezzo del servizio postale di un atto giudiziario.
In particolare viene affrontato il tema del momento perfezionativo della notifica a mezzo posta nell’ipotesi in cui il piego venga consegnato a persona diversa dal destinatario, pur se nel luogo indicato sulla busta che contiene l’atto da notificare.
A tale riguardo afferma la Corte che la notifica può considerarsi perfezionata, non già con la consegna dell’atto a persona, pur abilitata, ma diversa dal destinatario, quanto piuttosto con la spedizione, allo stesso destinatario dell’atto, della lettera raccomandata con cui l’agente postale informa quest’ultimo dell’avvenuto recapito del piego al terzo estraneo, pur abilitato a riceverlo.
In altre parole il procedimento notificatorio attende, per il suo completamento, l’ulteriore elemento della fattispecie a formazione progressiva, costituito dall’invio al destinatario medesimo, a cura dell’agente postale, della prescritta lettera raccomandata con cui si dà notizia dell’avvenuta notificazione dell’atto.

A cura di Silvia Ammannati