Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati ha presentato ricorso per Cassazione contro la sentenza emessa all'interno del giudizio di opposizione all'ordinanza-ingiunzione notificatagli dalla Direzione provinciale del lavoro a seguito della delibera della Commissione di garanzia dichiarante l'illegittimità dell'astensione dalle udienze penali proclamata dall'assemblea degli avvocati.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i motivi concernenti la delibera della Commissione in quanto questi, come aveva correttamente ritenuto il Tribunale adito, non erano proponibili in sede di opposizione all'ordinanza-ingiunzione.
La Suprema Corte, poi, circa il motivo attinente alla mancata motivazione dell'ordinanza-ingiunzione, ha rilevato che la Direzione provinciale del lavoro non ha alcun obbligo di motivazione poiché essa si limita ad applicare la sanzione decisa dalla Commissione di garanzia che è l'unico organo che può accertare l'illegittimità dello sciopero degli avvocati e comminare le eventuali sanzioni, ed è quindi il solo soggetto in capo al quale sussiste il dovere di motivazione.
A cura di Marta Ottanelli