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giurisprudenza

Sulla procedura di correzione di errore materiale d’ufficio delle sentenze della Corte di Cassazione (Cass., Sez. VI, 21 febbraio 2017, n. 4498)

Nella sentenza in commento viene affrontato il tema della procedura di correzione di errore materiale di ufficio delle sentenze della Corte di Cassazione, procedura introdotta dalla novella dell’art. 391 bis c.p.c., intitolato “Correzione degli errori materiali e revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione”.
A seguito del D.L. 168/2016, convertito, con modificazioni, dalla L. 197/2016, l’attuale comma 1, secondo periodo, del succitato art. 391 bis c.p.c. prevede che “La correzione può essere chiesta, e può essere rilevata d’ufficio dalla Corte, in qualsiasi tempo”.
Dal momento però che la novella nulla dispone in merito alla neo istituita procedura di ufficio, sono gli stessi Ermellini, nella sentenza in commento, a soffermarsi sull’iter procedurale da seguire.
E così questi ultimi affermano:
– che la correzione di errore materiale di ufficio non può prescindere da un atto formale di impulso da parte del presidente della sezione che ha emesso il provvedimento in cui è ravvisato l’errore materiale;
– che tale atto di impulso dovrà assumere un autonomo numero di iscrizione a ruolo generale e dare luogo ad un procedimento del tutto autonomo rispetto a quello concluso con il provvedimento sospettato di errore materiale;
– che tale atto di impulso non potrà rimanere un atto interno della Corte, essendo evidente l’interesse delle parti (che avevano svolto attività difensiva dinanzi ad essa nel procedimento concluso con quel provvedimento), ad interloquire sulla sussistenza o meno di quello stesso errore;
– che deve allora ritenersi indefettibile l’instaurazione di un contraddittorio tra tutte le parti;
– che, quando il rilievo dell’errore è ufficioso, di tanto non potrà essere onerata alcuna delle parti;
– che pertanto incomberà sulla Cancelleria della Corte la comunicazione alle parti dell’avvio della procedura ufficiosa;
– che soltanto all’esito potrà provvedersi, sempre d’ufficio, sul rilevato errore materiale.

A cura di Silvia Ammannati