Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza in epigrafe, hanno ribadito l'ammissibilità – in tema di procedimento disciplinare a carico dell'avvocato – del ricorso al Consiglio Nazionale Forense avverso la delibera con cui il Consiglio dell'ordine competente dà inizio al procedimento medesimo, precisando – altresì – che i motivi di impugnazione, attinenti alla specifica realtà delle diverse situazioni, non possono essere contenuti in un elenco tassativo.
Tale riconoscimento risponde ai principi della ragionevole durata del processo ed all'effettività della tutela, poichè è diretto ad evitare una inutile attività processuale, derivante dall'avvio di un procedimento illegittimo.
La Suprema Corte, in particolare, ha ritenuto che la competenza territoriale dell'organo deliberante costituisca un presupposto necessario di legittimità della decisione, con cui viene dato avvio alla procedura disciplinare, che richiede – quale requisito indefettibile – la contestazione chiara e specifica dei fatti addebitati.
A cura di Guendalina Guttadauro