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giurisprudenza

Consulenze professionali non detraibili in mancanza di prova scritta dell’incarico professionale (Cass., Sez. Trib., 12 marzo 2013, n. 6203)

La sezione tributaria della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di una società che aveva detratto i costi di un'attività di consulenza a fronte di una fattura generica emessa dalla società fornitrice.
Il contribuente si era opposto alla decisione del giudice di merito che aveva fondato il proprio convincimento, stante la genericità della fattura e la non pertinenza alla presunta spesa professionale, sulla mancata produzione del contratto di conferimento dell'incarico professionale.
La Suprema Corte ha confermato che la genericità degli elementi contenuti in fattura facevano scaturire delle presunzioni in favore dell'Agenzia delle Entrate circa l'inesistenza delle attività, con il conseguente onere della prova a carico del contribuente.
In mancanza della prova dell'esistenza del contratto di consulenza, la sezione tributaria della Corte di Cassazione ha confermato di essere in presenza di operazioni inesistenti per le quali non possono realizzarsi i presupposti per la detrazione di cui all'art. 19, 1° co. D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.

a cura di Ilaria Biagiotti

Allegato:
6203-2013