Il ricorrente adiva la Suprema Corte per sentir riformare l'ordinanza del Tribunale di Cosenza per violazione dell'art. 6 della tariffa professionale (D.L. n. 585/94). Il professionista pur avendo presentato più domande di valore indeterminato aveva anche formulato una richiesta risarcitoria per la somma di 150 miliardi e per questo riteneva che l'organo giudicante avesse erroneamente qualificato la causa come di valore indeterminabile ai fini della liquidazione del compenso.
La Corte di Cassazione però, confermando il precedente orientamento (V. Cass. Sez. Lav. 1/4/2003 n. 4937), rigettava il ricorso statuendo che una causa con più domande, alcune di valore indeterminato, ed una, di risarcimento del danno, di valore determinato va qualificata come di valore indeterminato.
A cura di dott.ssa Marta Ottanelli