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giurisprudenza

Al libero professionista padre non si applica il regime di benefici previsti in caso di maternità (Corte Cost., 20 luglio 2010, n. 285)

La Corte Costituzionale viene investita della questione di legittimità al dettato della Costituzione dell’art. 70 del decreto legislativo del 26.03.2001 n.151 nella parte in cui non prevede il diritto del padre libero professionista di percepire, in alternativa alla madre biologica, l’indennità di maternità.
Contro la questione sollevata dalla Corte d’appello di Firenze resisteva la Cassa Nazionale Forense, argomentando circa la diversa posizione del padre rispetto alla madre biologica nel caso di filiazione naturale, dal momento che il beneficio in esame risulta diretto a compensare non solo la potenziale diminuzione di reddito nel periodo immediatamente successivo al parto, ma anche nel periodo della gravidanza: su tale punto ad avviso della resistente non sarebbe possibile equiparare la posizione del padre a quella della madre.
La Corte Costituzionale ritiene infondata la questione di legittimità sollevata dalla Corte d’Appello in quanto la posizione del padre libero professionista è sostanzialmente diversa sia dalla madre, sia dal padre lavoratore dipendente.
In particolare la Corte rileva che “l’uguaglianza tra genitori è riferita agli istituti in cui l'interesse del minore riveste carattere assoluto o, comunque, preminente, e, quindi, rispetto al quale le posizioni del padre e della madre risultano del tutto fungibili tanto da giustificare identiche discipline. Diversamente, le norme poste direttamente a protezione della filiazione biologica, oltre ad essere finalizzate alla protezione del nascituro, hanno come scopo la tutela della salute della madre nel periodo anteriore e successivo al parto, risultando, quindi, di tutta evidenza che, in tali casi, la posizione di quest'ultima non è assimilabile a quella del padre.”
Nel caso di filiazione biologica la posizione del padre e quella della madre rivestono una diversa posizione che va trattata diversamente.

A cura di Simone Pesucci