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giurisprudenza

Dell’inammissibilità della istanza di differimento dell’udienza (Cass., Sez. II Pen., 29 aprile 2011, n. 16603)

La Corte di Cassazione – con la sentenza in epigrafe – ha sostenuto l' inammissibilità della domanda di differimento dell'udienza presentata –  a seguito di un legittimo impedimento – dal difensore solamente nei tre giorni che la precedono.

La suprema Corte, difatti, ha affermato che la richiesta di differimento intende tutelare l'esigenza di ottenere una diversa organizzazione del lavoro in udienza: finalità che non è soddisfatta, se l'istanza viene presentata nei soli tre giorni precedenti, che non sono certamente idonei a tale scopo.
Inoltre, la domanda  de qua – per poter essere accolta – deve essere oltre che tempestiva, anche adeguatamente motivata, posto che – nel caso di specie – non era stata neanche allegata alcuna attestazione, in grado di giustificare l'impossibilità di nominare un sostituto.

A cura di Guendalina Guttadauro 

Allegato:
16603-2011