Il Garante con il presente provvedimento ha rigettato il ricorso presentato nei confronti di un avvocato da un cliente che riteneva che ci fosse stata una violazione della privacy relativamente al fatto che il professionista avesse inviato alcuni documenti, fra cui delle notule e relativi solleciti di pagamento, presso il posto di lavoro dello stesso. La violazione a suo dire sarebbe derivata dal fatto che chiunque, compreso il datore di lavoro, avrebbe potuto apprendere informazioni personali e riservate di quest’ultimo.
Il Garante ha ritenuto che, nel caso di specie, non vi è stata alcuna violazione dal momento che l’indirizzo del luogo di lavoro non era stato acquistato dall’avvocato in modo illecito bensì era stato fornito personalmente dalla parte e, precedentemente, erano regolarmente stati esperiti, senza esito, vari tentativi di comunicazioni, a mezzo di raccomandate a/r presso la residenza del cliente.
A cura di Ilaria Chiosi