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giurisprudenza

Riferibili soltanto alla parte le offese contenute negli scritti difensivi (Cass., Sez. II, 9 settembre 2008, n. 23333)

Delle offese contenute negli scritti difensivi risponde sempre la parte, anche qualora provengano dal difensore; legittimata passiva della domanda risarcitoria avanzata ex art. 89, secondo comma, c.p.c. è pertanto la parte, ed essa solamente, che potrà, in caso di condanna, rivalersi nei confronti del difensore cui siano addebitabili le espressioni offensive, ove ne ricorrano le condizioni.
E’ quanto stabilito nella sentenza in parola dalla Suprema Corte, sulla scorta del presupposto che il difensore, ai sensi dell’art. 83 c.p.c., sta in giudizio in luogo della parte di cui ha assunto il patrocinio: tale rapporto infatti, che può qualificarsi come di vera e propria sostituzione, -più che di rappresentanza, attesa l’identificazione tra i due soggetti- comporta che gli atti compiuti dal legale sono direttamente riferibili alla parte.
E’ per tali motivi che la chiamata in causa del difensore non doveva essere autorizzata dal Giudice di primo grado, come invece è accaduto nel caso in esame. 

A cura di Guendalina Carloni

Allegato:
23333-2008