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giurisprudenza

Sì al controllo del Giudice sui compensi dell’Avvocato (Cass., Sez. VI, Ord., 7 gennaio 2022, n. 287)

Con l’ordinanza in commento la Corte di Cassazione ha precisato che, Nei rapporti economici tra Avvocato e cliente, ove sia ravvisabile una manifesta sproporzione rispetto a quanto derivante dall’applicazione delle norme del codice di rito, sussiste sempre la possibilità di concreto adeguamento degli onorari al valore effettivo e sostanziale della controversia. Il giudice deve pertanto verificare, di volta in volta, l’attività difensiva che il legale ha svolto, tenuto conto delle peculiarità del caso specifico, così da stabilire se l’importo oggetto della domanda possa costituire un parametro di riferimento idoneo, ovvero se lo stesso si riveli del tutto inadeguato all’effettivo valore della controversia. In tale ultima eventualità, viene specificato dagli Ermellini, il compenso preteso alla stregua della relativa tariffa non può essere considerato quale corrispettivo della prestazione espletata.

A cura di Costanza Innocenti