Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Sospeso l’avvocato che pretende la sua parcella minacciando e aggredendo il proprio cliente. (C.N.F., Sent., 23 maggio 2022, n. 71)

Il C.N.F. con sentenza n. 71/22 ha rigettato il ricorso proposto da un avvocato avverso la sentenza del Consiglio Distrettuale di Disciplina con cui gli veniva irrogata la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per due mesi per aver preteso con veemenza il pagamento delle proprie competenze da parte del cliente: tale sentenza, a giudizio del ricorrente, non era sufficientemente motivata in quanto si fondava soltanto sulle argomentazioni della controparte.

Il C.N.F. – nell’istruire la pratica – ha rilevato che l’avvocato non aveva mia dato contezza al cliente/esponente davanti la C.D.D. delle proprie competenze, riferendosi sempre genericamente a cifre milionarie, e per di più aveva preteso somme di denaro a mezzo minacce, condotte al limite dell’estorsione e, in generale, con comportamenti non consoni a chi esercita la professione di avvocato.

Fondando la propria decisione di rigetto proprio in riferimento a quanto adesso precisato, il C.N.F. ha censurato il ricorso proposto dall’avvocato precisando che in sede decisionale il giudice (e quindi anche il C.N.F.) non ha l’obbligo di dar conto dell’esito dell’avvenuto esame di tutte le prove prodotte ma semmai l’obbligo di fornire una motivazione logica ed adeguata della decisione specificando quali siano le prove sufficienti a formargli il necessario convincimento.

Pertanto, anche in ragione del fatto che l’avvocato non ha mai prodotto alcuna difesa a propria tutela durante il procedimento disciplinare avanti la C.D.D., la motivazione resa dall’organo disciplinare distrettuale risulta immune da qualsiasi tipo di critica: peraltro, la gravità del comportamento tenuto dall’avvocato giustifica la conferma della condanna irrogata dalla C.D.D. senza che la stessa possa essere in alcun modo attenuata.

A cura di Andrea Goretti