Con la sentenza in commento la Suprema Corte vincola il pagamento della prestazione professionale dell’avvocato ad una analitica e circostanziata notula.
Nel caso di specie, infatti, è stato rigettato il ricorso del legale che chiedeva l’integrale pagamento di una prestazione stragiudiziale a fronte di un risultato parziale ottenuto in favore dei suoi assistiti.
Sostiene la Corte di Cassazione, infatti, che nonostante l’obbligazione dell’avvocato sia di mezzi e non di risultato, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo o raggiungimento parziale il compenso potrà essere conseguentemente ridotto. Resta ovviamente salva la possibilità per il legale di offrire la prova della sussistenza di un diverso accordo o di diverse circostanze che potrebbero giustificare la richiesta di pagamento dell’intera prestazione.
A cura di Felicita Favelli