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giurisprudenza

Sul termine di prescrizione del diritto dell’avvocato al pagamento dell’onorario (Cass., Sez. III, 23 settembre 2015, n. 18808)

Con la sentenza in commento la Suprema Corte ha statuito che la prescrizione del diritto dell’avvocato al pagamento dell’onorario decorre dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest’ultimo, anche se, in applicazione della regola dell’ultrattività del mandato, l’omessa dichiarazione o notificazione del relativo evento ad opera del difensore costituito in giudizio comporta che questi continui a rappresentare la parte come se l’evento stesso non si fosse verificato.
La sentenza impugnata ha fatto applicazione del principio per il quale la prescrizione del diritto dell’avvocato al pagamento dell’onorario può decorrere non solo dal verificarsi dei fatti previsti dall’art. 2957 cod. civ., ma anche dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest’ultimo (così, da ultimo, Cass. n. 7281/12, che ha confermato il remoto precedente di cui a Cass. n. 965/64).
E’ un principio che, affermato con riferimento alla prescrizione presuntiva, ben può essere esteso alla prescrizione ordinaria.
Esso va qui ribadito anche dopo la pronuncia a Sezioni Unite n. 15295/14, malgrado questa abbia riaffermato la regola della cd. ultrattività del mandato. Ed invero, nella medesima pronuncia si da conto della valenza endoprocessuale di questa regola. La stessa non incide sulla disciplina sostanziale del contratto di patrocinio, regolato dalle norme del mandato di diritto sostanziale (cfr., su quest’ultimo punto, tra le altre Cass. n. 13774/04), per come si evince anche dalla motivazione resa a Sezioni Unite. L’applicazione delle norme del mandato al contratto di patrocinio comporta che la morte del cliente estingua il rapporto e determini quindi l’insorgenza del diritto dell’avvocato al pagamento delle competenze professionali, malgrado la detta estinzione non faccia venire meno, a determinate condizioni, il dovere del difensore di continuare a gestire la lite.

A cura di Elisa Martorana