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parere

Avvocato. Compatibilità tra esercizio della professione ed incarico di società in accomandita semplice: condizioni.

E’ stato chiesto un parere sulla possibilità da parte di un Avvocato di potersi iscrivere all’Albo pur essendo dipendente di una società, il cui capitale è detenuto da soggetti privati.
Le ipotesi di incompatibilità, previste dall’art.3 RDL 1578/1933, sono tuttora vigenti, anche dopo le recentissime riforme legislative (cfr. parere dato dal CNF in data 27 settembre 2012 che per Sua comodità si allega).
Rimane ferma quindi l’incompatibilità tra rapporto di lavoro subordinato e iscrizione all’Albo.
Pertanto fino a quando il professionista sarà dipendente della società il cui capitale è detenuto da privati non potrà iscriversi all’Albo degli Avvocati.
Se invece il rapporto di lavoro subordinato venisse risolto, nulla osterebbe alla Sua iscrizione nell’albo degli Avvocati e, conseguentemente, a svolgere, come libero professionista, attività di consulenza e assistenza a favore della società di cui si era dipendenti facendo però attenzione che questa non sia l’unica fonte del suo reddito (e quindi la società come unico cliente), perché ciò potrebbe far configurare un rapporto di lavoro subordinato.