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Lapo Mariani

parere

Avvocato: è deontologicamente corretto accettare il pagamento dei compensi professionali mediante cessione volontaria da parte del cliente di una quota del suo stipendio

1. Quesito. E’ stato richiesto a questo Consiglio se sia deontologicamente corretto accettare il pagamento dei compensi professionali con una quota di stipendio per la quale viene proposta la cessione volontaria da notificare al datore di lavoro.

2. Le norme rilevanti. Le norme rilevanti in materia di accordi per la definizione dei compensi degli avvocati sono gli artt. 25 e 29 del codice deontologico forense (c.d.f.) e l’art. 13 della l. 247/2012. Tali norme non prevedono alcun limite relativo all’oggetto dell’accordo per il pagamento del compenso, con l’unica eccezione del divieto di percepire come compenso, “in tutto o in parte, una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa”.

La legittimità e i limiti della cessione di una quota dello stipendio del lavoratore al professionista andrà quindi accertata sulla base della legislazione vigente diversa da quella che regola la materia della deontologia forense.

Ciò detto circa il quesito, ci corre infine l’obbligo di precisare che:

– con la nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense “il potere disciplinare appartiene ai consigli distrettuali di disciplina forense” e dunque non rientra più tra i compiti e le prerogative del Consiglio dell’Ordine;

– ne consegue che i pareri in materia deontologica che gli iscritti richiedono al Consiglio dell’Ordine vengono da questo rilasciati in termini generali e non assumono né possono assumere, in eventuali procedimenti disciplinari, alcuna funzione orientativa né tantomeno vincolante del giudizio del Consiglio Distrettuale di Disciplina né rilevare quali esimente dell’iscritto sotto il profilo soggettivo;

– pertanto, è possibile che il Consiglio Distrettuale di Disciplina, nella sua autonoma valutazione di comportamenti concretamente tenuti, possa pervenire a conclusioni diverse da quelle fatte proprie dal Consiglio.