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parere

Avvocato. Incompatibilità e legale rappresentanza di comunione ereditaria.

E' stato chiesto se sussiste incompatibilità con la professione forense assumere la “legale rappresentanza” di una comunione ereditaria, cui partecipano altri due coeredi, svolgendo attività di natura gestionale (tenuta contabile, pagamenti, incassi ecc.), allo scopo di liquidare e cedere a terzi l’azienda della ditta individuale del de cuius.
Il Consiglio rileva che la fattispecie descritta possa concretamente configurare l’ipotesi di una società di fatto tra i coeredi e, pertanto, possa rientrare nella previsione dell’art.18 della nuova legge professionale, secondo cui non sussiste incompatibilità con la qualità di amministratore di una società, limitata esclusivamente all’amministrazione di beni, personali o familiari.
Tuttavia, considerata la peculiarità dell’attività svolta, il cui esercizio potrebbe essere riservato a soggetti iscritti in altri albi professionali, è necessario verificare in concreto il rispetto del regime di esclusiva legato allo svolgimento di tale attività.