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parere

Avvocato: l’esercizio della funzione di magistrato onorario e l’iscrizione all’Albo

E’ stato richiesto a questo Consiglio se un avvocato che eserciti solo la funzione di magistrato onorario (vpo, got, gdp) ed abbia, perciò, redditi solo da questa funzione derivanti, possa, o meno, essere o rimanere iscritto all’albo avvocati.

L’art. 21 della Legge n. 247/12 detta le condizioni necessarie all’avvocato per poter mantenere l’ iscrizione all’albo, specificando che la professione deve essere svolta in “modo effettivo, continuativo, abituale e permanente”, ed attribuendo la verifica di tali condizioni al Consiglio dell’Ordine, tenuto ad eseguire controlli triennali su questi.

Detto articolo, al punto 6 e 7, enuncia le eccezioni a questa regola, individuando i soggetti esenti dalla prova dell’effettività, continuità, abitualità e prevalenza negli avvocati componenti di organi con funzione legislative o componenti del Parlamento europeo. Le ulteriori eccezioni relative alla continuità ed abitualità effettiva della professione forense sono alcune condizioni inerenti ad aspetti e momenti particolari che possono verificarsi della vita familiare dell’avvocato.

A questo si aggiunge che il Regolamento recante disposizioni per l’accertamento dell’esercizio della professione forense (D.M. 25/02/2016 n.47) conferma e dettaglia il contenuto dell’art. 21 della Legge 247/12, senza fare eccezione alcuna per i magistrati onorari che ricavino i loro redditi solo da detta funzione .

Quindi rileviamo che in nessun luogo si fa riferimento alla possibilità che l’avvocato che svolga le funzioni di magistrato onorario, ricavando da questa in via esclusiva i suoi redditi, possa rimanere iscritto, avendone i requisiti, all’albo avvocati senza rispettare le condizioni previste, sopra dettagliate.

I magistrati onorari che rimangano iscritti all’albo avvocati dovranno, pertanto, necessariamente rispettare i requisiti di cui all’art.21 L. 247/12, ed al D.M. 47/16, oltre a rispettare la circostanza, ovvia, di non esercitare la professione nello stesso circondario in cui svolgono le funzioni di magistrato onorario.