Si chiede al Consiglio dell\'Ordine la valutazione della liceità, sotto il profilo deontologico forense, della pubblicità svolta dal Comitato contro il sottoattraversamento Alta Velocità di Firenze mediante inserzione su pagine di giornali quotidiani, di un avviso che illustra l’attività del Comitato e che sollecita i lettori a prendere contatto con lo studio legale di riferimento e fiducia del Comitato stesso (del quale sono indicati nominativo, numero telefonico e dell’indirizzo mail) per l’adesione alle promuovende iniziative giudiziali.
Il Consiglio dell’Ordine si è espresso affermando che sul primo quesito è assorbente il rilievo che l’iniziativa pubblicitaria in questione è riferibile non già ai componenti lo studio legale indicato bensì al comitato promotore dell’iniziativa, il che determina l’incompetenza del Consiglio a pronunziarsi; salvo il rilievo di carattere generale che l’evidente consenso dato dai componenti lo studio legale non contrasta con alcuna norma deontologica e non viola le regole generali sul decoro e la dignità nell’esercizio della professione non rinvenendosi nel comunicato pubblicato sui giornali alcun messaggio che possa qualificarsi come finalizzato ad accaparramento di clientela.
Per quanto invece concerne il secondo quesito la risposta non può che essere negativa stante il chiaro disposto dell’art. 19, canone complementare III del vigente CDF.
parere