Il Consiglio di Stato conferma l’interpretazione secondo cui la violazione delle regole tecniche del processo amministrativo telematico e, in particolare, la redazione in formato cartaceo del ricorso – anziché in originale telematico – comporta una mera irregolarità sanabile e non la sua nullità o inesistenza in quanto manca una espressa comminatoria legale di nullità e detto atto ha comunque raggiunto il suo scopo tipico, essendone certa la paternità e l’intellegibilità.
A cura di Giovanni Taddei Elmi