Ciò è quanto ha affermato la Corte di Cassazione nella sentenza in commento, ritenendo che il mandato esteso espressamente “ad ogni fase e grado” del procedimento, sia implicitamente comprensivo del potere di proporre appello in caso di esito sfavorevole del giudizio di primo grado, ciò anche quando vi siano problemi di comunicazione tra cliente e legale, in virtù del fatto che gli stessi, ai fini processuali, restano del tutto irrilevanti.
Infatti, aggiunge la Corte, il cliente che rilascia un incarico così ampio conferisce al difensore pieno potere e si rimette ad ogni valutazione di opportunità processuale del legale.
A cura di Elena Parrini