Con la pronuncia in commento la Suprema Corte afferma che non rientra in uno dei casi di nullità previsti dall'art. 178, co. 1, lett. c), c.p.p., l'omesso avviso al difensore di fiducia allorché il legale prescelto sia omonimo di altri colleghi appartenenti al medesimo foro e l'imputato al momento della sua nomina non abbia precisato il recapito dello stesso nè abbia fornito altri dati atti ad identificarlo con precisione, con ciò riaffermando il principio dell'inefficacia della nomina del difensore di fiducia priva della completa esposizione degli elementi identificativi dello stesso, non essendo configurabile un onere dell'autorità procedente di integrare eventuali carenze della nomina medesima (Cass., Sez. V Pen., 14 luglio 2009, n. 34266 pertinente ad un caso di nomina priva del nome di battesimo del difensore e del suo recapito professionale).
a cura di Alessandro Iandelli