La Suprema Corte con la sentenza in esame rigetta – a Sezioni Unite – il ricorso proposto da un avvocato avverso la conferma in sede di appello al CNF della sanzione disciplinare dell’avvertimento ribadendo che il diritto di difesa e la libertà di critica trova come limite invalicabile il rispetto dell’altrui personalità e del decoro. Conferma poi che, con le affermazioni riportate sui quotidiani, il professionista avesse travalicato il suddetto limite, ledendo la dignità e il prestigio dei componenti della Corte di Assise d’Appello di Genova. La Cassazione, rigettando il ricorso presentato dall’incolpato, rileva poi che tali sconvenienti espressioni erano state dichiarate ai quotidiani a seguito della sola lettura del dispositivo della sentenza, non potendo perciò sostenersi in alcun modo un minimo di riferimento all’esercizio del diritto di critica.
a cura di Matteo Cavallini