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giurisprudenza

Patrocinio a spese dello stato: se il difensore ha assistito una parte plurisoggettiva, nell’ambito della quale solo un soggetto è stato ammesso al beneficio, ha diritto alla liquidazione del compenso per l’attività svolta in favore del soggetto ammesso (Cass., Sez. VI, Ord., 29 dicembre 2011, n. 29851)

Nel caso in esame, il Tribunale di Modena ha ritenuto che, nell'ipotesi in cui due coniugi conferiscano mandato difensivo ad un legale per redigere ricorso congiunto per la cessazione degli effetti civili del matrimonio ed uno solo dei due sia ammesso al patrocinio a carico dello Stato, cio' costituisca ostacolo al riconoscimento del diritto del difensore alla liquidazione  ex articolo 170 del D.P.R. n. 115 del 2002, in quanto la richiesta sarebbe ricollegabile al patrocinio in favore di un soggetto non identificabile o comunque diverso da quello ammesso alla difesa tecnica a carico dello Stato.
Al contrario, la Suprema Corte ha affermato che tale argomentazione urta contro il disposto degli articoli 130-134 del D.P.R. citato, che garantiscono al difensore della parte ammessa al patrocinio gratuito la liquidazione a carico dello Stato della propria attivita' professionale, senza distinguere l'ipotesi in cui detto professionista abbia ricevuto mandato anche da altra parte, consorte in lite ed in comunanza di interessi: il rapporto interno di mandato – che giustifica la rappresentanza processuale – si costituisce tra la singola parte fisica ed il proprio difensore; indifferente dunque e' la sorte del rapporto tra quest'ultimo e l'altro soggetto, dal quale parimenti ha ricevuto mandato, che non sia stato ammesso al gratuito patrocinio.
L'unica influenza che potrebbe avere la duplicita' di parti sulla indicata questione sarebbe quella che il difensore non potrebbe chiedere allo Stato che gli venga liquidata la maggiorazione prevista dal Decreto Ministeriale n. 127 del 2004, articolo 5, comma 5, – applicabile ratione temporis – per la pluralita' dei soggetti difesi.

                                                                                                                             A cura di Sara Fabbiani