Nel caso in commento un avvocato era stato incaricato dal cliente di depositare la propria querela, mediante procura speciale. La Suprema Corte ha stabilito che l’autenticazione apposta ai soli fini del deposito può valere anche come autentica della sottoscrizione del querelante, in relazione alla querela stessa a norma dell’art. 337 c.p.p., purché fatta dall’avvocato designato come difensore. A tal proposito, il Collegio ritiene che l’avvocato a cui è stata conferita procura speciale per il deposito della querela è investito anche del mandato alle liti, seppur in modo improprio e almeno per quel momento, essendo dimostrativa di un rapporto professionale tra la parte offesa e il legale in relazione all’instaurando procedimento; conseguentemente lo stesso è legittimato anche all’autenticazione della firma del querelante.
a cura di Elena Parrini