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giurisprudenza

Contenuto e limiti dello ius postulandi degli avvocati dipendenti da enti pubblici (Cass., Sez. Un., 10 marzo 2014, n. 5488)

In riferimento allo ius postulandi degli avvocati dipendenti da enti pubblici, inseriti in autonomi uffici legali istituiti presso gli enti in questione ed iscritti nell'elenco speciale annesso all'albo, si ritiene che lo stesso sia limitato alle cause ed agli affari propri dell'ente presso il quale gli iscritti prestano la loro opera, in quanto la previsione ex art. 3, comma 4, del r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578 è norma di stretta interpretazione.

Nel caso di specie poi la circostanza che l'attività professionale fosse ricollegata alla qualità di dipendente dell'Azienda sanitaria impone di evidenziare come il richiesto compenso non sarebbe spettato, dato che il contratto collettivo nella specie applicabile prevede che al professionista possano essere attribuite solo le "spese recuperate dalla controparte", e non anche che possano essere corrisposti compensi aggiuntivi al normale trattamento economico – quand'anche essi fossero ricollegati a specifici incarichi da espletare nell'ambito del rapporto di servizio.

a cura di Sara Fabbiani