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giurisprudenza

Contributo unificato commisurato al valore della competenza del giudice se si chiede la determinazione del dovuto in quella somma maggiore o minore ritenuta di giustizia (Cass., Sez. VI, 11 marzo 2013, n. 6053)

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza in commento, ha statuito che la richiesta rivolta al giudice a determinare il dovuto “in quella somma maggiore o minore che verrà ritenuta di giustizia” usata comunemente nella prassi, non può essere ritenuta espressione di mero stile, ma al contrario, possiede contenuto sostanziale; in effetti una domanda specificamente quantificata nel suo ammontare, precisa la Corte, integrata dalla sopra citata sollecitazione, si risolve in una mancata indicazione della somma richiesta, con la conseguenza che la domanda medesima, ai sensi dell’art. 14 c.p.c., si deve presumere di valore uguale alla competenza del giudice adito e pertanto l’applicazione del contributo unificato dovrà avvenire sulla scorta di tale parametro.
 

a cura di Guendalina Carloni