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giurisprudenza

Ai fini della liquidazione del compenso non rileva la dichiarazione di valore per la determinazione del contributo unificato (Cass., Sez. VI, Ord. 16.06.2022 n. 19233)

La sentenza in esame affronta il tema della determinazione del valore della domanda giudiziale ai fini del calcolo del compenso professionale.

La vicenda trae origine dalla pronuncia con cui il Tribunale di Nuoro aveva riconosciuto al ricorrente legale un minor compenso rispetto a quello richiesto che era stato calcolato considerando che le cause patrocinate dal legale avevano un valore dichiarato ai fini di legge di Euro 20.000,00 e non il maggior valore richiesto nelle parcelle azionate dal legale stesso.

Il legale ricorreva in cassazione rilevando che la dichiarazione di valore fatta per determinare il contributo unificato è ininfluente ai fini della determinazione del valore della domanda che invece va individuato ai sensi del codice di procedura civile.

La Corte di Cassazione ha ritenuto il motivo fondato, rilevando che la dichiarazione di parte per determinare il contributo unificato è indirizzata unicamente al funzionario di cancelleria e non rientra nelle conclusioni di merito contenute nell’atto introduttivo.

Per tale ragione, deve escludersi la possibilità di considerare detta dichiarazione come parte della domanda giudiziale nel senso cui fa riferimento l’art. 10 del c.p.c.

La Corte accoglie il ricorso e cassa la sentenza con rinvio.

A cura di Corinna Cappelli