Non può formare oggetto di sequestro preventivo l’immobile adibito a studio legale per l’esercizio della professione di avvocato in assenza di elementi idonei a provare che l’immobile non sia soltanto il luogo in cui sia stata compiuta l’attività illecita, ma costituisca mezzo indispensabile per l’attuazione e la protrazione della condotta illecita, in modo tale da configurare un nesso di pertinenzialità tra il bene in sequestro ed il reato contestato.
A cura di Francesca Tarantola