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giurisprudenza

Avvocato e compenso: la prescrizione decorre dalla sentenza d’appello (Cass., Sez. II, Ord., 29 settembre 2023, n. 27613 )

La Corte è chiamata a chiarire ove si vada a collocare il termine di prescrizione, nel caso in esame, relativo al diritto al compenso dell’avvocato ricorrente.
Questi infatti, con ricorso ai sensi dell’art. 702-bis, aveva richiesto il pagamento dei compensi relativi all’attività svolta in alcuni procedimenti precedenti conclusi anch’essi con attività innanzi alla Corte di Cassazione; parte convenuta aveva contestato la prescrizione ordinaria e presuntiva del diritto al compenso. Accolta la prescrizione, l’Avvocato ha proposto ricorso per cassazione.

La Corte ha chiarito che la controversia avrebbe potuto essere introdotta sia con un ricorso ai sensi dell’art. 702-bis c.p.c. sia con il procedimento sommario di cognizione previsto dal D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 14. La forma adottata dal giudice determina il regime impugnatorio. Nel caso in esame, il Tribunale ha scelto il rito sommario.

Nel secondo motivo di ricorso, l’avvocato A.A. contesta l’erronea individuazione del termine di prescrizione, sostenendo che esso inizia con la pubblicazione della sentenza di Cassazione. La Corte ha ritenuto fondato questo motivo e ha cassato l’ordinanza del Tribunale di Sciacca, rinviando la causa a un diverso giudice.

La decisione sottolinea che la prescrizione del compenso dell’avvocato inizia con la pubblicazione della sentenza di appello e che la forma adottata dal giudice determina il regime impugnatorio.

A cura di Simone Pesucci