Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Compensi al difensore fino al giudizio di legittimità: la Corte conferma il principio di immutabilità della difesa (Cass., Sez. VI, Ord., 6 maggio 2021, n. 11831)

Con l’ordinanza in commento la Suprema Corte ha confermato il proprio consolidato orientamento in tema di principio di immutabilità della difesa.

La decisione prende le mosse dal ricorso presentato da un Avvocato per non avere il giudice di merito liquidato i compensi professionali per la difesa d’ufficio svolta nel giudizio di Cassazione. La Corte ribadisce che nell’ordinamento processuale attuale vige il principio generale di immutabilità della difesa, riferibile tanto al patrocinatore scelto dall’imputato, quanto a quello designato di ufficio dal giudice o dal Pubblico ministero, da considerarsi l’unico titolare dell’ufficio di difesa, a norma dell’art. 97 c.p.p., comma 5. Conseguentemente, sul permanere di tale rapporto difensivo non incide la nomina di un difensore d’ufficio quale sostituto di quello di fiducia o d’ufficio in precedenza designati, rese necessarie da situazioni momentanee e contingenti. Il principio dell’immutabilità della difesa, infatti, ha riverberi sulla spettanza dei compensi professionali in favore del difensore che, nel garantire il diritto di difesa dell’imputato, abbia proposto impugnazione anche in sede di legittimità.

Per questi motivi la Corte cassa la decisione impugnata in relazione alla censura accolta e rinvia la causa al Tribunale prime cure, in diversa composizione, anche per la liquidazione delle spese processuali.

A cura di Costanza Innocenti