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giurisprudenza

E’ nulla la Sentenza deliberata prima dello scadere del termine per il deposito delle conclusionali in replica (Cass. Sez. Un., 25 novembre 2021 n. 36596)

La Suprema Corte affronta un tema ampiamente discusso e dibattuto in dottrina e giurisprudenza, ovvero il caso di una sentenza emessa prima dello spirare del termine previsto per il deposito delle comparse conclusionali.
La Corte esamina i principali orientamenti dottrinali, ovvero, da un lato, la tesi maggioritaria che sancisce la radicale nullità per inosservanza dei principi fondamentali di cui agli artt. 24 e 111 secondo comma Cost.; e dall’altro l’indirizzo che vorrebbe derivare la pronuncia di nullità dalla prova di uno specifico pregiudizio conseguente.
Affronta ancora successivamente un importante distinguo tra la data di redazione indicata in calce alla sentenza e quella di deposito e pubblicazione hanno natura ed effetto diverso; questo perché, nel caso in esame, mentre dalla data di redazione emergeva la prova dell’essere stata scritta prima dello scadere del termine, quella di deposito risultava di oltre 10 mesi successiva.
Ma anche in tal caso, sorvolando sull’errore materiale, la Cassazione ritorna sui principi cardine del diritto e spiega che sia l’affermazione di insussistenza della potestà a deliberare ad aprire la prospettiva dell’invalidità.
Lo Scopo della sentenza non è semplicemente quello di distribuire torto o ragione: lo scopo è quello di realizzare il diritto sostanziale ma sempre nel rispetto delle regole e dei principi del processo giurisdizionale.
Per tali motivi la sentenza emessa prima della natura conclusione di ogni atto del processo non è il termine del percorso giurisdizionale e come tale non è idonea a chiamarsi tale.
per tali motivi accoglie il motivo di nullità e rinvia alla Corte di Appello per nuova pronuncia.

A cura di Simone Pesucci