Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Il mancato pagamento del contributo unificato non può limitare l’esercizio del diritto di difesa (Cass., Sez. IV Pen., 25 marzo 2021, n. 11474)

Il difensore di un imputato ricorre in Cassazione avverso il provvedimento con il quale il Tribunale di sorveglianza aveva dichiarato improcedibile il reclamo del proprio assistito avverso l’ordinanza di rigetto di gratuito patrocinio emesso dal Magistrato di sorveglianza. Il rigetto era motivato dal mancato versamento da parte dell’istante del contributo unificato. La Corte di Cassazione, nell’accogliere la tesi difensiva, ribadisce innanzitutto come le controversie sull’ammissione alla fruizione del diritto alla difesa gratuita abbiano ad oggetto non tanto profili di carattere patrimoniale, anche se sussistenti, quanto una questione connessa alla effettività dell’esercizio del diritto di difesa nel processo penale. Nella sentenza in oggetto si ricorda poi come la suddetta declaratoria di improcedibilità non sia consentita da alcuna norma di legge ma solamente prevista da disposizione di carattere amministrativo, “diretta al funzionario di cancelleria e non al giudice, il quale non può sottrarsi al dovere di provvedere sull’istanza ritualmente presentata, indipendentemente dal versamento o meno del contributo unificato”. Alla luce delle precedenti considerazioni i giudici di legittimità annullano senza rinvio il provvedimento impugnato e ordinano la trasmissione degli atti al Presidente del Tribunale di sorveglianza.

A cura di Brando Mazzolai