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giurisprudenza

L’estrazione diretta della sentenza da notificare dal fascicolo telematico non inficia la notifica (Cass., Sez. III, Ord., 17 novembre 2022, n. 33839)

La Corte di Cassazione ha stabilito che la notifica a mezzo PEC di una sentenza d’appello è tempestiva. I soccombenti hanno proposto ricorso di legittimità, mentre le controparti hanno proposto controricorso chiedendo l’inammissibilità del ricorso per tardività e la condanna dei ricorrenti per temerarietà della lite. La parte ricorrente ha affermato che la notifica a mezzo PEC della sentenza d’appello è nulla poiché il difensore ha estratto la sentenza direttamente dal fascicolo informatico, anziché attraverso un’autenticazione con business key o smart card. Tuttavia, la Corte ha stabilito che questa circostanza non è sufficiente a inficiare la notificazione della sentenza e ha dichiarato il ricorso inammissibile per tardività e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese per lite temeraria poiché l’impugnazione tardiva avrebbe causato un ingiustificato sviamento del sistema processuale dai suoi fini istituzionali.

A cura di Simone Pesucci