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giurisprudenza

Nel procedimento disciplinare nei confronti di avvocati, secondo la nuova legge professionale, la formula assolutoria “il fatto non è più previsto dalla legge come reato” non preclude l’autonoma valutazione dei fatti oggetto del relativo procedimento penale da parte del giudice disciplinare stante la materialità del fatto e la sua riferibilità all’incolpato (Cass., Sez. Un., 13 maggio 2021, n. 12902)

Le Sezioni Unite affrontano, con la sentenza in esame, il rapporto tra il procedimento disciplinare a carico di avvocati avente ad oggetto i medesimi fatti oggetto del relativo procedimento penale.

La nuova legge professionale, art. 54 L. n. 247/2012 (in vigore dal 01/01/2015), afferma la reciproca autonomia tra i due procedimenti e l’art. 653 c.p.p. riconosce efficacia vincolante nel procedimento disciplinare alla sola sentenza penale irrevocabile di assoluzione. Le formule assolutorie “il fatto non sussiste” ovvero “l’imputato non ha commesso il fatto” sono le uniche formule vincolanti per il giudice disciplinare il quale, al di fuori di queste ipotesi, conserva piena autonomia; non anche la formula assolutoria “il fatto non costituisce illecito penale”, seppure prevista dall’art. 653 c.p.p., in quanto tale formula non esclude la materialità del fatto e la sua riferibilità all’incolpato ma solo la rilevanza penale dello stesso.

Nel caso di specie, il procedimento penale a carico dell’avvocato era stato definito con la formula assolutoria “il fatto non è più previsto dalla legge come reato” ma ciò non ha impedito al Consiglio di distrettuale di disciplina di sanzionare l’avvocato con la sospensione dall’esercizio dalla professione forense per anni uno, sanzione poi ridotta dal C.N.F. alla sanzione della censura.

Le Sezioni Unite hanno confermato la sentenza del C.N..F. sul presupposto che tale tipo di formula non ha escluso la materialità del fatto e/o la sua riferibilità all’incolpato e, conseguentemente, quei fatti sono stati legittimamente oggetto di autonoma valutazione da parte del giudice disciplinare.

A cura di Fabio Marongiu