Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

No all’autodifesa per l’avvocato imputato (Cass. Sez. I, 27 dicembre 2021, n. 41688)

Con l’ordinanza in commento la Corte di Cassazione ha precisato che, nell’attuale disciplina del processo penale, l’imputato che riveste la qualità di Avvocato non può esercitare l’autodifesa. Ciò in quanto difetterebbe un’espressa previsione di legge che lo legittimi in tal senso, sussistendo, nella normativa interna, il principio che esclude la difesa personale della parte nel processo penale e nei procedimenti incidentali che accedono allo stesso.

La Corte sottolinea come tale assunto non si ponga in contrasto con l’art. 6, paragrafo terzo, lett. c), della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che prevede la possibilità di autodifesa, in quanto il diritto all’autodifesa non è assoluto, ma limitato dal diritto dello Stato ad emanare disposizioni concernenti la presenza di avvocati davanti ai tribunali allo scopo di assicurare una buona amministrazione della giustizia.

Seguendo tale orientamento, il Supremo Collegio respinge il ricorso presentato da un Collega, con conseguente condanna alle spese di lite.

A cura di Costanza Innocenti