Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Sentenza dattiloscritta resta valida se, comunque, è leggibile (Cass., Sez. III, 27 aprile 2015, n. 8481)

La Suprema Corte è chiamata a verificare la nullità o meno di una sentenza, resa in appello, in forma dattiloscritta.Il ricorrente impugnava detta sentenza nel primo motivo lamentando l'impossibilità di decifrarne il testo, a causa della grafia del Giudicante.La Corte censurava questo motivo di ricorso per due motivi: da un lato perché la lettura della sentenza al Collegio risultava comunque possibile, ancorché non agevole; dall'altro perché il ricorrente portava altri motivi per il ricorso che entravano nel merito della decisione impugnata, lasciando quindi capire che alla fine il testo era stato interamente compreso.

A cura di Simone Pesucci