Direttore Responsabile:

Susanna Della Felice

Coordinatore di Redazione:

Lapo Mariani

giurisprudenza

Sospensione dalla Professione e prescrizione dell’azione disciplinare (Cass., Sez. Un., 7 novembre 2024 n. 28705)

Si rivolgono alla Suprema Corte due Avvocati colpiti da sanzione disciplinare della sospensione per mesi due, per aver violato il codice deontologico ed in particolare per aver portato a termine una vendita da una persona incapace di intendere e di volere. Gli avvocati affidano ad 11 censure il ricorso. La Corte, a sezioni unite, accerta che il CNF ha respinto la prescrizione, rilevando due rationes decidendi autonome. Il CDD aveva rigettato l’eccezione, considerando interruttiva la citazione a giudizio, sebbene poi dichiarata nulla. Il CNF ha confermato, richiamando la “formazione progressiva del giudicato” e ritenendo comunque non decorso il termine prescrizionale per effetto dell’azione penale e disciplinare. La prescrizione professionale è interrotta dall’avvio del procedimento e sospesa dall’azione penale, secondo il regime previgente alla L. n. 247/2012. Poiché il procedimento penale si è concluso nel 2018, il termine disciplinare era sospeso. Il nuovo regime di prescrizione non è retroattivo. I primi quattro motivi di ricorso sono inammissibili, mentre gli altri sono infondati. Il CNF ha accertato la violazione deontologica degli avvocati per abuso della fragilità della cliente, stipulando un contratto iniquo. La sentenza è coerente e immune da censure. Per tali motivi rigetta il ricorso integralmente.

A cura di Simone Pesucci